La storia del Faro di Cingoli

Nel marzo 1958 il cingolano maestro Aldo Santamarianova concorse, per la materia “PRONTEZZA”, al quiz radiofonico “TELEFONO BIANCO O NERO”.
(Il telefono NERO era riservato a coloro che concorrevano per una determinata somma di denaro, il telefono BIANCO a quinti intendevano realizzare un SOGNO).
Aldo, da amante della sua Cingoli, espresse il desiderio di: «far innalzare sulla torre civica del palazzo comunale un faro che indicasse da lontano ai forestieri la strada per il “Balcone delle Marche”
I cingolani seguirono con apprensione e trepidazione le trasmissioni radiofoniche.
Nell’ultima puntata, alla richiesta di indicare, in brevissimo tempo, 15 nomi di animali con le corna, il maestro si inceppò e la risposta non sembrò valida. Quando tutto era perduto arrivò la notizia che i giudici, riascoltando il nastro, avevano dichiarato valida la risposta.
Il faro era una realtà! Anche se per il momento solo sulla carta… dove sembrò sarebbe dovuto rimanare: i permessi necessari si accumulavano ogni giorno. Tantè che, passato un po’ di tempo, l’entusiasmo si smorzò… nessuno ci credeva più in un “faro di montagna”!
La Sezione Filodrammatica del Circolo “Garibaldi” di Cingoli rese omaggio comunque al maestro Santamarianova con la rappresentazione di una rivista comica “MA CON IL FARO È UN’ALTRA COSA!
Il 17 gennaio 1959 un altro cingolano, all’epoca giovanissimo maestro elementare, Gianfilippo Centanni, partecipò ad una trasmissione televisiva “IL MUSICHIERE”. Un manifesto invitava i concittadini al Cinema-teato Farnese per seguire la teletrasmissione.
La sala del Farnese affollata! Gianfilippo si fece onore: superò le eliminatorie e la semifinale, ma fu battuto in finale da Spartaco d’Itri, il musichiere in carica da 11 settimane, vero campione di incredibile memoria e prontezza.
Durante la trasmissione il presentatore Mario Riva permise a Gianfilippo Centanni di rivolgere preghiera al Ministero competente affinchè concedesse la necessaria autorizzazione alla installazione del Faro, vinto l’anno precedente dal concittadino Aldo, sulla torre del palazzo comunale.
L’anno successivo, finalmente, le difficoltà burocratiche (e tra queste anche militari) vennero superate e la RAI TV realizzò l’impianto, esaudendo così il “sogno” del maestro Santamarianova.
L’evento di inaugurazione si svolse il 17 agosto 1959, con la presenza straordinaria, quale conduttore, di Mike Bongiorno e la partecipazione della cantante Nuccia Bongiovanni.
Il 17 agosto 2019 «Aldo Santamarianova infranse – come si legge in una cronaca dell’epoca – la bottiglia di champagne legata col tricolore contro un pilastro del porticato del civico palazzo cinquecentesco sito nella fresca piazza principale della sua città, su cui svetta a 631 m.s.l.m. la torre dell’orologio in ciama alla quale è stato istallato il faro».
Pacifico Topa corrispondente del Resto del Carlino narrò l’indomani così la giornata dell’inaugurazione:
«La cerimonia è stata semplice e si è svolta in una cornice di folla festosa, composta di cingolani tra cui, a centinai, bambini delle scuole elementari della numerosa colonia villeggiante e di turisti, mentre la Banda di San Severino Marche diffondeva nel cielo, gravido di minacciose nubi, allegre note musicali. Un momento di intensa commozione ha pervaso la folla, la quale è scoppiata in un lungo fragoroso applauso, quando il faro ha proiettato per la prima volta il suo accecate fascio di luce sulla vasta plaga cingolana. Così, dopo circa un anno, si è realizzato il desiderio di Aldo Santamarianova, un desiderio suscitato dal profondo amore che egli nutre per la sua Cingoli. I festeggiamenti per l’inaugurazione del faro sono continuati siano alle ore piccole; ospiti nel teatro Farnese Mike Bongiorno e Nuccia Bongiovanni. Il popolare presentatore della Rai Tv in una sala affollatissima ha dato vita ad un gioco di quiz e indovinelli ecc… A mezzanotte il sipario si è aperto e agli occhi dei presenti è apparso il civico palazzo di Cingoli con la torre, alla sommità della quale splendeva un faro messo in azione dallo stesso Bongiorno. Si è ripetuta così simbolicamente la cerimonia della inaugurazione del faro, il quale dà ora forza ad un vecchio proverbio: “NON È ANCORA NOTTE A CINGOLI”. […]»

 

 

 

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